Le leggende di San Valentino, 14 Febbraio

San Valentino nel mondo ha un significato molto ampio che richiama tutte le sfaccettature dell’amore. Quasi ogni paese ha una tradizione propria per il periodo di San Valentino che affonda le proprie radici ed usanze negli antichi miti che con la modernità si stanno affievolendo.

In Italia si pensa che la festività del giorno di San Valentino sia il prodotto soprattutto di due tradizioni. La prima, ha origini pagane e fa riferimento alla festa della Lupercalia che si celebrava nell’Impero Romano a cavallo fra il 13 ed il 15 febbraio. Le persone organizzavano una festa in onore di Giunone e del Dio Fauno Luperco si riteneva che celebrare questi giorni fosse utile per il raccolto, per proteggere gli uomini dai lupi e per commemorare gli ancestrali fondatori Romolo e Remo. I sacerdoti officiavano questa festa in una grotta sacra all’interno della quale, secondo la tradizione, Romolo e Remo furono allattati da una lupa. I ragazzi poi passeggiavano per le strade schiaffeggiando delicatamente le fanciulle con i resti degli animali sacrificati. Queste ne erano ben liete perché il gesto, si riteneva favorisse la fertilità. Durante la festa, tutte le giovani donne della città avrebbero messo il proprio nome in una grande urna che poi sarebbe stato estratto da un giovane uomo che l’avrebbe potuta sposare se l’amore fosse sbocciato. Più tardi, quando il cristianesimo prese piede a Roma, la pratica di trovare il proprio compagno per la vita attraverso il sistema a “lotteria” fu ritenuto poco cristiano e messo fuori legge.

La seconda tradizione ha origini paleocristiane ed indica la presenza di almeno due santi che rispondono al nome di San Valentino. Alcuni studiosi tuttavia affermano che sono stati ben sette i santi accreditati con questo nome i quali vissero presumibilmente nel terzo secolo e morirono lo stesso giorno.

Il primo dei due santi, si narra fosse un sacerdote Romano che visse durante il regno dell’Imperatore Claudio II. A causa delle sanguinose battaglie che imperversavano a quel tempo, quest’ultimo era costretto a reclutare continuamente soldati che non erano molto entusiasti di lasciare le proprie famiglie. Al fine di recidere la devozione e l’attaccamento dei propri uomini alle loro mogli, Claudio annullò tutti i matrimoni di Roma. Un sacerdote di nome Valentino, sfidò questo editto organizzando matrimoni segreti. Quando l’imperatore scoprì che cosa il sacerdote stava facendo, lo mise a morte.

Il secondo dei due santi si racconta fosse uno dei primi cristiani a Roma e che fosse anche molto popolare sebbene a quell’epoca il regime romano non tollerava il cristianesimo e ne perseguitava i praticanti. A dispetto della legge, Valentino continuò a praticare la propria fede rifiutando di diventare pagano. L’Imperatore Claudio II, per questo motivo, lo rinchiuse in una prigione dove presumibilmente conobbe la figlia del carceriere che era non vedente. Ella gli consentiva di scambiare brevi messaggi cartacei con i suoi cari e per questo motivo Valentino si adoperò nella preghiera affinché la donna riavesse la vista. Il mito sostiene che la fanciulla riacquistò la vista ma che il Santo venne ucciso perché tentò di aiutare i cristiani a fuggire dalla prigione romana dove venivano torturati.

In tempi un po più recenti, nella città di Torino, le coppie che intendevano sposarsi lo annunciavano il giorno di San Valentino. Diversi giorni prima del 14 febbraio, i negozi venivano decorati e riempiti di dolci. Si tenga presente che i dolci una volta erano molto cari, non tutti se li potevano permettere e venivano riservati per le occasioni speciali. L’Italia condivide anche la tradizione propria della Gran Bretagna secondo la quale le donne si svegliavano prima dell’alba per affacciarsi alla finestra con lo scopo di avvistare l’amore della loro vita. Il popolo Italiano in genere vede San Valentino come una festa importata dagli Sati Uniti, proprio come Halloween e la festa della mamma. Questo giorno viene anche chiamato “la festa degli innamorati” e quindi solo gli amanti si scambiano doni a differenza di altre culture in cui non si celebra solo l’aspetto romantico. Negli ultimi tempi, è diventata sempre più popolare l’usanza di uscire fra amici in coppie a cena. Come per altri paesi, questa festività è stata parecchio commercializzata. Vi è una forte tradizione di scambio di doni come rose, profumi, cioccolatini e gioielli. Un altro popolare regalo di San Valentino sono dei caratteristici cioccolatini a base di nocciole ricoperte di cioccolato che vengono confezionati con un pezzo di carta in cui è stampata una citazione poetica romantica in quattro lingue.

In Gran Bretagna, come in molti altri paesi, si esprime l’amore e l’affetto verso qualcuno regalandogli fiori, biglietti, cioccolatini e gioielli. Ogni regione del paese ha la propria tradizione specifica. Diverse settimane prima della festività, vengono pubblicati su riviste e tabloid versetti famosi in onore dei grandi scrittori britannici. La tradizione afferma che le ragazze non sposate, in Gran Bretagna come in Italia, si sveglino prima dell’alba il giorno di San Valentino per affacciarsi al balcone. Si credeva che il primo uomo single che avessero visto fosse quello che avrebbero sposato entro l’anno. Questa usanza forse potrebbe essere legata al racconto di Romeo e Giulietta. William Shakespeare, il famoso drammaturgo inglese, descrive questa usanza nell’Amleto (1603). Un’altra credenza popolare, che si ritiene provenga dalla Gran Bretagna, racconta di giovani donne che disponevano quattro foglie di alloro agli angoli del cuscino la sera prima del giorno di San Valentino per propiziare un sogno di natura romantica. Dopo aver cenato con delle uova salate andavano a dormire. L’indomani mattina appuntavano su un foglio di carta il nome dell’amante che presumibilmente avevano sognato, insieme alle loro amiche gettavano in acqua con un sasso di argilla il bigliettino. La carta che si avvicinava per prima al sasso conteneva il nome dell’uomo che avrebbero sposato.

In Giappone la festività più vicina al giorno di San Valentino si festeggia in due periodi separati che corrispondono a due fasi ben precise. Il primo viene celebrato il 14 di febbraio e sono le donne a regalare cioccolatini ai propri cari. Quasi tutti gli uomini ricevono un regalo. Ai propri amanti, le donne preparano personalmente questi dolci. Ai propri amici verrà offerta in dono una scatola acquistata in negozio ed appositamente confezionata per evitare che si sentano esclusi. Il 14 marzo, festività che risale agli anni sessanta del ventesimo secolo, il dono viene ricambiato dagli uomini che regalano dei dolci generalmente composti da cioccolato bianco, da qui il nome White Day. Più della metà del cioccolato consumato in Giappone in un anno viene acquistato durante il periodo di San Valentino. I dolci in genere vengono accompagnati da fiori o altro.

In Francia vi è una credenza popolare secondo la quale il giorno di San Valentino sia legato alla stagione degli amori degli uccelli. Per questo motivo si pensa che la metà del mese di febbraio sia di buon auspicio lo scambio di lettere e doni quale simbolo d’amore. Durante il XIV ed il XV secolo, poeti e letterati francesi ed inglesi, stimolati da questa idea hanno contribuito a creare l’immagine romantica associata a questa giornata. Anche i classici biglietti di San Valentino si dice che abbiano avuto origine in Francia. Qualcuno afferma che fu il Duca di Orleans per primo a scrivere un bigliettino romantico il giorno di San Valentino. Il Duca, quando fu catturato durante la battaglia di Agincourt nel 1415, compose una poesia per sua moglie mentre era recluso nella torre di Londra. La tradizione più antica inoltre vuole che le donne vadano di fronte alle case dei loro affetti urlando il loro amore. Se il sentimento non fosse stato ricambiato, il giorno dopo avrebbero acceso un falò dove le immagini di questi amanti venivano bruciate e con questo gesto maledette. Il rito è stato poi abbandonato in quanto lascia molto spazio alla cattiveria ed al ridicolo. Il Governo francese infatti ne ha vietato ufficialmente la pratica.

La Scozia ha una tradizione che spinge la popolazione allo scambio di bigliettini in forma anonima in modo molto simile a come avviene in Danimarca. La gente quindi aspetta con ansia l’arrivo del postino. Un antico mito suggerisce anche che questa giornata debba essere passata insieme al primo uomo che si incontra (o alla prima donna). La festa di San Valentino non è un grande affare in Scozia. Le persone preferiscono piccoli ritrovi o una cena a lume di candela dove divertirsi insieme con giochi a tema.

In India la celebrazione del giorno di San Valentino è un fenomeno recente. Alcuni lo vedono come un’importazione occidentale che esitano a festeggiare. Tuttavia, un crescente numero di persone iniziano ad amare le sensazioni legate a questa festività. I giovani indiani hanno accettato questa tradizione come un’occasione per esprimere il loro affetto. Settimane prima della festività i media e la stampa iniziano a parlarne. I centri commerciali adottano strategie di marketing per attirare i consumatori. La festività viene in genere festeggiata in qualche locale in compagnia dei propri cari.

In Cina c’è una giornata dedicata all’amore che però non è legata al giorno di San Valentino. La festività cade il settimo giorno del settimo mese del calendario lunare cinese. La leggenda racconta che un tempo, un orfanello chiamato Niu Lang, viveva con il fratello e la sorella. I tre, possedevano un vecchio bue che adoperavano per dissodare i campi. Questo animale nella tradizione cinese è rappresentato come un essere immortale del paradiso punito per gli errori commessi in cielo. Il bovino un giorno, rivolgendosi a Niu Lang, gli disse che se il giovane fosse andato al fiume vi avrebbe trovato l’amore. Quando il giovane andò al torrente, vide tutte le sette figlie dell’imperatore che scese dal cielo si stavano rinfrescando. Il contadino, affascinato dall’ultima delle sette figlie rubò i vestiti da fata di questa per fare in modo che ella non potesse più volare e lasciare la terra. La giovane fanciulla chiese i vestiti a Niu Lang il quale gli rispose che gli avrebbe restituito tutto se lei lo avesse sposato. La donna quindi accettò di sposarlo ed ebbero due figli. Un giorno il bue, sentendo che il suo ultimo giorno era vicino, disse al pastore che avrebbe dovuto mantenere la sua pelle per una cosa urgente dopo la sua morte. L’imperatore, accortosi di aver perso la sua settima figlia, la fece riportare indietro dalla nonna. Il ragazzo quindi sistemò in un paio di ceste i suoi due figli ed indossando la pelle del bue salì in cielo in cerca di sua moglie. La nonna per tenere separati i due creò la via lattea, spostò la principessa nella stella Vega della costellazione della Lira ed il contadino con i suoi due bambini ad Altair nella costellazione dell’aquila. Dopo qualche tempo, ebbe pietà dei due ed autorizzò i due sposi a vedersi una volta l’anno al settimo giorno del settimo mese lunare. Si ritiene che in questo specifico giorno le gazze formino un ponte con le loro ali affinché la Principessa possa incontrare il marito. La stella Vega viene considerata come patrona dell’operosità femminile e dell’abilità nella tessitura. Le celebrazioni di questo giorno chiamato Qi Qiao Jie, sono molto diverse dalle feste tradizionali del resto del mondo. Sono previsti rituali specifici e colorati oltre al consueto scambio di fiori, bigliettini e cioccolatini. Seguendo la tradizione, i visitatori del tempio di Matchmaker pregano per propiziare fortuna, amore e felicità. Questo giorno viene anche conosciuto come la Festa della Figlia. Le ragazze cinesi non sposate offrono preghiere per la stella della Principessa patrona dell’artigianato tessile. Durante la festività, le donne inoltre dimostrano la loro abilità nelle arti domestiche per questo motivo questo giorno è anche noto come la festa del patrocinio per le competenze. In alcune provincie della Cina, la gente decora corni di bue con dei fiori come gesto scaramantico.

In Sud Africa, la festa viene celebrata il 14 febbraio di ogni anno ed un gran numero di turisti affollano le spiagge ed i luoghi romantici di questa splendida regione del pianeta. Come da tradizione i giovani si danno appuntamento in un luogo romantico e si scrivono sulle maniche il nome del proprio amato o della propria amata. I festeggiamenti iniziano con largo anticipo, i negozio ed i mercati vengono adornati con fiori e simboli inneggianti all’amore.

Si ritiene che negli Stati Uniti, la tradizione di San Valentino sia stata importata in Nord America dai coloni britannici nel diciannovesimo secolo. Nella seconda metà del ventesimo secolo, prese piede la pratica di scambiarsi regali e biglietti romantici. Dal 1980 in poi, si è riscontrata la tendenza a regalare in questa occasione articoli di gioielleria.

In Canada, questo giorno viene festeggiato con balli e feste in tutto il paese. Le persone si scambiano regali e biglietti in una confezione dorata. Anche in questa cultura il giorno di San Valentino viene visto come un’occasione per celebrare insieme ai propri cari tutti gli aspetti dell’amore e non solo quello romantico.

In Australia, circa il 90% della popolazione nella fascia di età compresa fra i 18 ed i 24 anni, ed il 45% delle persone oltre i 50 anni festeggiano questo giorno. Gli australiani vedono questa festività come un’opportunità per festeggiare insieme ai loro cari. Anche in questa nazione ci si scambia regali e biglietti a tema. Il dono tradizionale è un cuscino di raso profumato e riccamente decorato con fiori e conchiglie colorate.

In Danimarca la gente, soprattutto nella fascia di età compresa fra i 16 ed i 30 anni, partecipa più attivamente ai festeggiamenti. Si regalano carte trasparenti anche musicali che riflettono l’immagine di un amante impegnato nel gesto di porgere un dono. Il fiore chiamato bucaneve viene regalato agli amici mentre agli amanti si offrono poesie in rima come Gaekkebrev. La particolarità di questi scritti sta nel fatto che il messaggio viene firmato con dei puntini, la ragazza che lo riceve dovrà indovinare il nome del mittente. Se lei è in grado di farlo, viene premiata con un “uovo di Pasqua” quello stesso anno.

Questo articolo non è un trattato completo ed attendibile sulle tradizioni e sulle usanze legate al giorno di San Valentino. Ci auguriamo che comunque possa offrire una panoramica generale che mostri come, indipendentemente dal proprio passato e credo, l’amore sia un sentimento naturale e profondo che accomuna il genere umano e non solo.

Chiunque abbia notizie diverse, integrazioni o correzioni da apportare, può liberamente commentare questo articolo.

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