Festa della donna, origini, storia, tendenze e regali

Siamo davvero sicuri di conoscere le vere origini della festa della donna?

La giornata nazionale della donna, più comunemente definita festa della donna, ha ormai assunto una connotazione consumistica ma ben altre son le radici sulle quali è ispirata questa commemorazione. Nel corso degli anni, le donne sono state oggetto (e lo sono tutt’ora in alcune regioni del globo) di discriminazioni e violenze di natura sociale, economica, politica e fisica. Nel 1907 durante il VII Congresso internazionale socialista, fu introdotta l’esigenza, fra le altre cose, di discutere in merito al diritto delle donne al suffragio universale. Nei giorni successivi vi furono degli incontri tenuti da delegate di diversi paesi grazie ai quali fu istituito un Ufficio informazioni per le donne socialiste.

Il fatto che si sia reso necessario un incontro ed il voto favorevole del congresso per istituire questi uffici, potrebbe apparire strano ma per i tempi rappresentava un’evoluzione sociale senza pari. Il concetto di discriminazione fra soggetti della stessa specie infatti si è ripresentato nella storia nei confronti di minoranze di ogni tipo ed è raro che venga applicato ad un gruppo così numeroso. La maggior parte della popolazione all’epoca era composta da donne.

A partire dal 1908 iniziarono ad apparire veri e propri articoli su riviste specializzate ad opera di femministe statunitensi. Già un anno dopo, il partito socialista americano incoraggiava tutte le sezioni locali ad attivarsi per organizzare delle manifestazioni a favore del diritto di voto delle donne. Fu allora che per la prima volta nella storia, il 23 febbraio 1909 fu celebrata la prima giornata dedicata alle donne (Womens Day). Da quel momento si registrarono scioperi di lavoratrici femminili su tutto il paese anche per periodi molto lunghi.

Nel 1910, due giorni prima del VIII congresso internazionale socialista, si incontrarono a Copenaghen rappresentanti provenienti da un gran numero di regioni con lo scopo di istituire una vera e propria giornata dedicata alle donne e di discutere i diritti di queste ultime. In linea di massima furono istituite nelle varie nazioni giornate più o meno ufficiali sfruttando anche altre manifestazioni e feste comandate che furono interrotte a causa della prima guerra mondiale.

L’8 Marzo 1917 (secondo il nostro calendario), le femministe dei paesi dell’est contribuirono tramite manifestazioni ad innescare la miccia che portò alla rivoluzione russa. Quattro anni dopo fu tenuta una conferenza avente lo scopo di fissare una data ben precisa per la giornata dedicata alle operaie. In italia la prima giornata delle donne venne proposta dal partito comunista nel 1922 che decise di celebrarla il 12 marzo. Fu proprio in quel periodo che venne alla luce un articolo scritto dal defunto Lenin che sottolineava quanto l’azione femminista fu decisiva nella sconfitta dello zarismo.

Nel corso degli anni immediatamente successivi si diffusero alcune voci errate e stranamente sostenute dai mass media secondo le quali, l’8 Marzo 1857 fosse il giorno in cui delle femministe, durante una manifestazione, furono oggetto di rappresaglie. Oppure si fa riferimento anche ad una tragedia che sarebbe avvenuta l’8 Marzo 1908 a causa di un incendio in una fabbrica di New York di camicie Cotton. In realtà questa fabbrica non è mai esistita e forse a generare la confusione fu un incidente analogo avvenuto l’11 Marzo nella fabbrica Triangle a causa del quale morirono ben 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini).

Nel 1944 fu creata a Roma l‘UDI (Unione Donne in Italia) dalla collaborazione di femministe militanti nei partiti di sinistra. Questa ebbe il merito, fra le altre cose, di proporre nel 1945 l’otto Marzo come giorno dedicato alla festa della donna. Nel frattempo a Londra fu approvato dall’ONU un documento contenente richieste di parità di diritti a favore delle donne. L’8 Marzo 1946, in Italia la mimosa fu scelta come simbolo della giornata. Negli anni successivi prese sempre più piede l’usanza di regalare alle donne questa pianta e negli anni 70 in Italia iniziarono a farsi sentire veri e propri movimenti femminili.

A Roma intervenne in occasione di questa celebrazione l’8 Marzo 1972 anche l’attrice Jane Fonda che era attiva già da tempo nel suo paese in movimenti femministi. Venivano esposti in quell’occasione dei cartelloni inneggianti alla libertà di pensiero femminile i cui scritti andavano contro a quella che era la politica e la società dell’epoca. Si racconta che molte pacifiche manifestanti vennero caricate e disperse dalle autorità senza alcun preavviso.

In periodi un po più recenti, la festa della donna è diventata sempre più un fenomeno di marketing e non è raro che alle classiche mimose si accompagnino dolciumi o regali di altro genere come i gioielli specie quando la fioritura delle piante avviene in largo anticipo o ritardo per cause climatiche.

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