Come nascono i diamanti

Questo quesito viene posto dai nostri affezionatissimi clienti di frequente. Normalmente noi rispondiamo a voce ma questa volta abbiamo deciso di scrivere un articolo che dia la possibilità a tutti di rispondere a questa domanda.

I diamanti sono considerati senza dubbio i più preziosi fra le pietre usate nei gioielli. Da alcuni vengono utilizzati anche come investimento e da altri addirittura come una sorte di moneta non ufficiale. Ma qual’è la loro origine?

Un diamante è formato al 100% di carbonio puro cristallizzato e basti pensare che nel nostro universo è al quarto posto in termini di abbondanza. Questa informazione quindi potrebbe farci venire alla mente la domanda:

Come mai i diamanti sono considerati così preziosi e rari?

Prima di affrontare questo argomento bisogna innanzitutto capire il perchè una pietra è considerata preziosa.

Come abbiamo scritto in altri articoli riguardanti la storia della gioielleria, risale all’antichità la tradizione di incastonare pietre o vetri nei gioielli per impreziosirne l’aspetto e riflettere meglio la luce. Poiché normalmente i gioielli hanno un costo piuttosto alto, sarebbe un peccato dotarli di pietre che alla minima frizione e con l’uso quotidiano si rigano.

Quindi si è pensato, con l’avanzare della modernità e l’aumentare delle conoscenze sulle proprietà chimiche, di incastonare nelle montature dei gioielli delle pietre che fossero particolarmente dure e resistenti all’abrasione. Il diamante appunto è la pietra preziosa più dura e resistente all’abrasione conosciuta.

Fra le altre caratteristiche che rendono una pietra preziosa vi è sicuramente quella di riflettere in modo gradevole la luce. Per tale motivo, sono molto apprezzati i diamanti molto bianchi e con determinati tagli. Non ci dilungheremo sulle caratteristiche gemmologiche ed economiche della faccenda perchè non è l’argomento di questo articolo ma promettiamo che prima o poi scriveremo un post anche in tal senso.

Quindi per riassumere una pietra per essere preziosa deve essere bella, riflettere bene la luce e deve essere dura per evitare di rigarsi con l’uso. Per avere tutte queste peculiarità, è necessario che il carbonio si cristallizzi. A causa delle caratteristiche naturali di questo elemento, affinché quest’evento possa accadere in natura, è necessario che la massa di carbonio sia sottoposte a pressioni che vanno fra le 25 e le 70 tonnellate per centimetro quadrato ed a temperature che oscillano tra i 1500 ed i 2000 gradi.

Ovviamente, in natura questo processo è possibile solo a notevoli profondità, si parla di circa 200 chilometri sotto terra. Ma come fanno i diamanti a venire estratti se si formano a tali profondità? Poiché nel nostro pianeta ci sono dei movimenti di origine geologico, si sono formate quelle che potremo chiamare volgarmente delle bocche di sfiato: i vulcani.

Queste aperture portano diversi elementi in superficie fra cui anche un minerale chiamato Kimberlite. Qualche volta, avviluppato all’interno di questo minerale, potrebbero rimanere impigliati dei diamanti.

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, i diamanti non vengono solo adoperati in gioielleria e non sono solo bianchi, ma anche di questo ne parleremo in un altro articolo.

Ci auguriamo di aver risposto nel modo più sintetico e chiaro alla domanda e sentitevi pure liberi di lasciare un commento per ulteriori eventuali approfondimenti.

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